Opportunità per le MPMI con una chiara strategia di internazionalizzazione

Partiti i bandi POR FESR 2021-2027

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Archiviato un biennio 2021-2022 nel quale l'operatore pubblico ha fornito sostegno all'internazionalizzazione delle Micro Piccole Medie Imprese (MPMI) italiane, in termini di contributi finanziari, principalmente tramite lo strumento di tipo "voucher"1, il 2023 si è aperto con il lancio dei primi bandi2, gestiti dalle Regioni, finanziati tramite i fondi comunitari del programma POR FESR 2021-20273.

I bandi pubblici finanziati tramite risorse dei fondi POR-FESR richiedono ad una MPMI di redigere una domanda descrivendo in modo ben chiaro e documentato il piano dell'impresa...

Si tratta di un elemento di discontinuità significativo nel contesto dell'uso delle risorse pubbliche a supporto dell'internazionalizzazione, in quanto le due tipologie di strumenti di finanziamento hanno logiche e modalità di fruizione da parte delle imprese beneficiarie assai diverse:

  • nel caso dello strumento di tipo "voucher", l'obiettivo dell'intervento pubblico è principalmente rivolto al sostegno della domanda in situazioni di crisi. Può essere, pertanto, inquadrato come uno strumento di politica industriale di tipo "keynesiano".
    L'elemento centrale di questo strumento è la distribuzione di risorse "a pioggia", tramite l'organizzazione di finestre temporali di brevissima durata (i cosiddetti "click day"), che vedono tipicamente l'esaurimento in breve tempo dei fondi a disposizione (in molti casi entro pochi minuti).
    Questo avviene in quanto, tipicamente, il bando che regolamenta l'erogazione di questi fondi stabilisce dei paletti meramente formali all'accesso ai fondi da parte delle imprese interessate, senza una preventiva valutazione nel merito dei progetti di spesa finanziabili dallo strumento, ma limitandosi solo ad indicare le caratteristiche formali che deve avere il progetto di spesa (es. contratto di consulenza con durata minima e importo minimo predefiniti);
  • nel caso, invece, dello strumento POR FESR, l'obiettivo dell'intervento pubblico è principalmente rivolto al supporto della competitività di imprese di specifici settori strategici, di specializzazione della regione di appartenenza. Può essere, pertanto, inquadrato come uno strumento di politica industriale rivolto al rafforzamento della competitività di "campioni industriali".
    L'elemento centrale di questo strumento è la distribuzione di risorse in base al merito4, tramite bandi che prevedono una valutazione molto selettiva delle domande di contributi5. Tipicamente, infatti, questi bandi richiedono all'impresa candidata di redigere una domanda descrivendo in modo ben chiaro il piano dell'impresa6.

..rafforzando il vento in poppa alle imprese
con una chiara strategia export...

Le caratteristiche dei bandi POR FESR risultano, quindi, una eccellente opportunità di accrescere il vento in poppa per MPMI che abbiano già una chiara strategia di internazionalizzazione. A differenza dei bandi di tipo "voucher", inoltre, non vi è la necessità di avere un "dito veloce" per instradare la pratica di richiesta contributo.

..e meglio focalizzando l'apporto di competenze del sistema della consulenza all'internazionalizzazione.

Bandi di questo tipo dovrebbero, non da ultimo, portare un contributo positivo alla spesso bistrattata relazione tra MPMI e mondo della consulenza, in quanto il piano di attività sul quale l'impresa andrà a richiedere il supporto di consulenti specializzati nell'ambito del bando sarà necessariamente noto e condiviso fin dall'inizio del progetto, evitando possibili rischi di incomprensione o mancanza di allineamento tra azienda e consulente che sovente tendono a caratterizzare quei progetti finanziati dallo strumento "voucher", dove il contenuto del progetto è spesso in divenire (in quanto definibile anche successivamente alla presentazione della domanda di contributo).


1) Nel biennio 2021-2022 la principale iniziativa di finanziamento pubblico per l'internazionalizzazione delle MPMI a mezzo voucher ha riguardato il bando "Voucher per l'internazionalizzazione", promosso dal Ministero degli Affari Esteri e gestito da Invitalia. Per una analisi critica dello strumento in oggetto si rimanda ai seguenti articoli: 2) Si vedano in merito i seguenti bandi: 3) Il Programma Operativo Regionale (POR) FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) è uno strumento finanziario dell'Unione Europea finalizzato a promuovere lo sviluppo economico delle regioni europee. Il programma è parte della politica di coesione dell'Unione Europea ed è progettato per sostenere l'innovazione, la competitività e la coesione territoriale attraverso investimenti mirati. La gestione dei POR FESR è responsabilità delle regioni e delle autorità locali, in coordinamento con l'Unione Europea. Ogni regione elabora un proprio programma operativo in base alle proprie esigenze e alle priorità regionali, che viene poi sottoposto all'approvazione dell'Unione Europea.
4) L'utilizzo ottimale delle risorse comunitarie a disposizione è un requisito fondamentale affinché la regione che gestisce il POR FESR possa beneficiare di successivi rifinanziamenti da parte dell'Unione Europea.
5) La valutazione della domanda di richiesta contributo prevede, tipicamente, i seguenti criteri ricorrenti:
  • qualità tecnica del progetto;
  • valutazione della presenza di attività del progetto orientate a un progetto di medio-lungo termine sui mercati target e della loro capacità di contribuire agli obiettivi;
  • coerenza del progetto con la strategia, i contenuti e gli obiettivi del programma regionale FESR 2021/2027;
  • coerenza con le priorità della Smart Specialization Strategy 2021-2027.
6) Se consideriamo, ad esempio, il bando attualmente aperto di Regione Emilia Romagna, la compilazione della domanda del bando richiede una pre-analisi che definisca (e motivi adeguatamente, possibilmente supportato da analisi oggettive):
  • il mercato target;
  • le modalità di entrata;
  • le azioni da effettuare;
  • i risultati attesi;
  • il budget previsivo.