Nautica made in Italy: un’eccellenza internazionale

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Dal 19 al 24 settembre torna l’appuntamento con il Salone Nautico Internazionale di Genova, che raccoglie le ultime tendenze, nazionali e internazionali, della nautica da diporto, barche, motori e servizi, giunto ormai alla sua 63°edizione. Quella della Nautica costituisce indubbiamente un segmento simbolo del made in Italy nel mondo, caratterizzato da una forte vocazione internazionale. Con l’occasione andiamo quindi a inquadrare lo stato di salute della domanda mondiale del settore, attraverso i dati e gli strumenti messi a disposizione dalla piattaforma ExportPlanning.

Il contesto internazionale

Il settore delle Navi e imbarcazioni da diporto viene identificato con il codice settore ExportPlannning F3.23 (corrispondente al settore ATECO 30.11, al netto delle navi militari), che include le differenti tipologie di imbarcazioni civili che animano gli scambi internazionali (panfili, barche a vela, navi cisterna e da carico ecc.).
In un orizzonte di lungo periodo, la domanda mondiale del settore – espressa in euro – ha registrato un rapido aumento fino agli dieci del secolo, per poi procedere prima verso una relativa stabilizzazione (2010-2016), e successivamente verso un progressivo ridimensionamento (2016-2020), come mostrato dal grafico che segue.

Fonte: Tool Exportpedia – Commercio mondiale annuale per fasce di prezzo.

Particolarmente interessante la dinamica relativa agli anni più recenti: il post pandemia ha infatti segnato una chiara inversione di tendenza, interrompendo il trend discendente inaugurato dopo il 2016. Complessivamente, nel 2023 il commercio mondiale del segmento è valso 76.1 miliardi di euro.
Secondo le previsioni ExportPlanning, la ritrovata stagione di crescita tenderà a perdurare nel prossimo futuro, con un aumento atteso del 4.9% medio annuo nel periodo 2024-2027.

Fonte: Reporting Tool – Report Prodotto, scheda Previsioni quadriennali.

I player internazionali e il posizionamento italiano

L’arena internazionale di produttori ed esportatori di Navi e imbarcazioni da diporto conta quattro grandi player: al primo posto il gigante cinese, a cui segue la Corea del Sud; a relativa distanza ritroviamo quasi a pari merito Giappone e Italia. Quest’ultima, con i suoi 8.8 miliardi di vendite internazionali, è l’unica economia non asiatica a detenere livelli di export significativi.

Fonte: Reporting Tool – Report Prodotto, scheda Maggiori paesi importatori e esportatori (dati 2023).

I quattro player hanno tuttavia specializzazioni molto diverse tra loro, se infatti tenessimo in considerazione unicamente le esportazioni di barche e yatch, allora il Belpaese ricoprirebbe la prima posizione sulla scena mondiale, a fronte di un ruolo complessivamente più significativo degli esportatori europei.

Fonte: Tool Exportpedia – Commercio mondiale annuale per fasce di prezzo.

La leadership italiana nel comparto ha inoltre sperimentato un consolidamento nel corso degli anni più recenti, quando ha messo a segno aumenti più dinamici della media mondiale di riferimento: rispetto ai valori 2016 le esportazioni italiane sono infatti sostanzialmente raddoppiate.
Ulteriore elemento rilevante attiene alla composizione delle esportazioni italiane di cantieristica navale. Esse si concentrano fortemente sul segmento luxury, anche grazie a un considerevole upgrading delle soluzioni offerte dal Belpaese: se infatti si confronta la segmentazione delle esportazioni italiane nell’arco degli ultimi dieci anni appare evidente come la fascia di prezzo più elevata (alta) sia passata dal rappresentare circa il 24% del nostro export, ad oltre il 55% nel 2023; quest’ultima, se sommata alla fascia di prezzo medio-alta, costituisce oltre l’80% delle vendite estere nazionali.

Fonte: Reporting Tool – Report Competitore, scheda Analisi per fasce di prezzo.

Si tratta di un dato particolarmente rilevante, che certifica l’assoluta eccellenza dei manufatti made in Italy, i cui prezzi medi di vendita si collocano largamente al di sopra dei valori medi mondiali.

A fronte dell’occasione fieristica, che attira buyer da ogni parte del mondo, può inoltre essere informativo un approfondimento dei principali mercati serviti dal Belpaese, dove, in particolare, nel lungo periodo la quota di mercato nazionale ha registrato una crescita.

La tabella che segue permette di compare l’evoluzione della quota di mercato italiana nei maggiori mercati di vendita, confrontando i valori di inizio secolo, quelli precedenti alla Grande Recessione, l’ultimo anno intero disponibile e una stima di previsione.

Fonte: Reporting Tool – Report Competitore, scheda Analisi per fasce di prezzo.

I mercati di Stati Uniti, Svizzera, India e Regno Unito appaiono tra i più promettenti, si tratta delle maggiori geografie di destinazione delle esportazioni italiane di settore, sui quali l’Italia gode di un ottimo posizionamento, che si è inoltre irrobustito nel corso degli ultimi quindici anni. Non mancano inoltre mercati più piccoli, che hanno comunque visto un aumento della market share italiana, come Turchia e Australia.

Conclusioni

L’appuntamento fieristico del Salone Nautico Internazionale di Genova ci ha permesso di inquadrare un settore di assoluta eccellenza italiana, analizzandolo attraverso l’utilizzo dei diversi strumenti messi a disposizione della piattaforma ExportPlanning.
Il successo di eventi di networking internazionali, con l’acquisizione di nuovi clienti e l’avvio di relazioni di valore, è sempre più spesso preceduto da adeguate attività preliminari sul fronte del marketing strategico: un’accurata analisi della congiuntura internazionale di settore e delle geografie più promettenti è infatti sempre più importante al fine di investire al meglio le proprie risorse commerciali.

1) È possibile navigare la piattaforma ExportPlanning sia a partire da un insieme di codici del Sistema Armonizzato di interesse sia attraverso il codice ATECO di riferimento.