Il "successo" di Trump

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L'obiettivo dichiarato di Trump è quello di deprezzare il dollaro per migliorare la competitività dell'industria americana. Da questo punto di vista la settimana terminata ieri ha visto il successo della strategia di Trump, volta a contrastare, con l'annuncio di programmi “rivoluzionari”, gli effetti che i maggiori tassi di interesse potrebbero avere sul dollaro. Il differenziale dei tassi americani nei confronti dei tassi delle altre principali valute è, infatti, positivo (0.50 verso la sterlina; 0.75 verso l'euro e lo yen; 1.50 verso il Franco svizzero) e questo dovrebbe tradursi in un apprezzamento del dollaro. Viceversa il dollaro si sta deprezzando, perché i mercati temono i possibili effetti sull'economia americana dei programmi annunciati dalla nuova amministrazione.

Nelle ultime settimane, il dollaro si è deprezzato verso tutte le valute mondiali. Il grafico che segue riporta il tasso di cambio delle 4 principali valute mondiali verso il dollaro. E' particolarmente evidente l'apprezzamento dell'euro, dello yen e del franco svizzero verso il dollaro. Anche la sterlina inglese si è apprezzata verso il dollaro, ma in modo meno accentuato.

Tasso di cambio principali valute

La fase di debolezza del dollaro è ancora più evidente se si considerano i cambi dei paesi in via di sviluppo. E' emblematico che nell'ultima settimana, anche il Peso messicano e la Lira turca, due valute che soffrono di una significativa debolezza propria, si siano apprezzate verso il dollaro.

Tasso di cambio valute mondiali

L'unica valuta che sembra non acquistare forza nei confronti del dollaro a fronte dei programmi annunciati dall'amministrazione Trump sembra essere lo Yuan cinese, che continua a scivolare lungo un sentiero di crawling peg.

Tasso di cambio dello Yuan verso il dollaro